{A casa: la sala }

… dove eravamo rimaste?

Vi ho aperto le porte della casa di Bologna mostrandovi la cucina, la mia stanza preferita, quella dove sono anche adesso mentre scrivo questo post. La stanza dove mi potete trovare se mi venite a trovare!

Quando vidi questa casa, mi innamorai degli spazi e della luce. Soffitti alti, poche finestre ma tantissima luce. L’ho amata da subito. Quando però la realtà si è scontrata con i sogni e mi sono trovata da sola, non è stato subito facile. Sono rimasta da sola e la preoccupazione più grande era come avrei fatto a superare la solitudine, l’inverno, le paure. Non volevo rinunciare alla mia casa. Adesso era la mia casa. Tutto adesso era “io” e non più “noi”. Ero da sola. Vi siete mai resi conto di come sia difficile anche cucinare e fare la spesa quando si è da soli. Troppo grandi le confezioni, poca voglia di cucinare per se stessi, gli orari sballati, un pezzo di pane e formaggio, i kg che aumentano…

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Come trasformare questa condizione di solitudine in libertà?! Prima di tutto smettendo di piangere e cercando di capire cosa stesse succedendo e come agire. Se non ti aiuti da sola, nessuno lo farà per te. Mi sono sentita tremendamente sola in quel periodo. Non era facile starmi vicina. Come fai a stare con qualcuno che ha il muso gli occhi sempre umidi e fa fatica a parlarti? Chi ci è riuscito adesso è ancora con me, da chi mi aspettavo una parola mi ha deluso, le persone che credevo mi avrebbero aiutata non avevano mai tempo, i fine settimana ero sempre sola ed erano il momento più difficile. Le feste e i fine settimana se sei da solo e ti senti solo, sono come il veleno!
Pensando e ripensando…. una casa così andava sfruttata in qualche modo… Cene a casa? I brunch della domenica? Alla fine l’idea migliore era ospitare a casa dei Corsi. Io avrei cucinato ed ospitato e a turno si sarebbero alternate ragazze che avrebbero insegnato la loro arte. Ho iniziato tre anni fa, la prima data ero agitatissima. Il primo anno feci coppia fissa con Silvia di Giochi di Carta. Avevo paura di non riuscire a riempire le  date ed invece ogni volta la richiesta aumentava.  Avevo capito cosa fare…. Organizzare i corsi a casa! Da quando ho iniziato ci sono state 20 date ed ho ospitato più di 200 ragazze! Mi sento un po’ la capostipite dei corsi a casa! Adesso ho aumentato i corsi e le date. I corsi mi hanno aiutata a sentirmi meno da sola e ad uscire da un momento di impasse!
Questo che vedete è lo spazio che utilizzo durante i corsi, grande abbastanza per sistemare i tavoli e una decina di ragazze, è vicino al terrazzo e quindi è luminoso, vicino alla cucina così mentre cucino e preparo per il pranzo le sento parlare.

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Se mi seguite da tempo, avete già visto  la credenza, il punto forte della casa! Era l’armadio della zia della mamma che aveva una pensione vicino a Forte dei Marmi, una pensione  di quelle che adesso non esistono più, dove si andava a cena in abito da sera! Quando è morta la zia, la pensione è stata chiusa, ed io ne sono entrata in possesso, era l’armadio dei miei vestiti! Quando sono andata a vivere da sola , l’ho trasformato in credenza e l’ho riempito!

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La fortuna di avere una nonna antiquaria è quella di essere cresciute respirando “bello” e “gusto”  ed ereditare i suoi mobili!  Questo è uno di quelli preferiti che  ha trovato posto all’entrata di casa in bella vista! Vi ho già detto che sono bravissima a “riempire spazi” ed anche mobili! Vi assicuro che dietro ad ogni anta c’è qualcosa!

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sala-13 Questo era il mio letto! adesso è un divanetto ma anche il mio letto quando vengo a Bologna!   tutti i cuscini sono stata fatti da mamma ed il materasso l’ho feci realizzare da un’artigiano che ancora lavora la lana e fa materassi a mano. Gran parte degli oggetti sono stati trovati e acquistati nei mercatini. Accumulati in garage negli anni! Mi è rimasta l’abitudine di accumulare ed ogni tanto mi verrebbe voglia di organizzare un mercatino e vendere tutto ma poi penso che ad ogni oggetto è legato un ricordo e mi dispiace… so che sarò costretta a farlo!

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Questa è la sala che non ho mai vissuto particolarmente, non amo guardare la TV ( che per mesi non ho avuto!) e nemmeno stare sul divano a far niente. Il divano, se sei da sola, ti ricorda la tua solitudine per questo amo la cucina, la sedia è “singola” e non chiede altre presenze. Ma da quando S. è entrato nella mia vita, il divano è stato trasformato in “cuccia”. Abbiamo unito il divano Ektorp e la chaise longue Ikea trasformandolo nella nostra isola!

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Questo fine settimana ci sarà il corso di Pittura su Legno con Martina. Se volete ci sono ancora pochi posti per la data di domenica! Io adesso scappo a fare la spesa!!!!
Con alcune di voi ci vediamo nel weekend, con tutte le altre ci vediamo sempre qui!