{Salina… a modo mio}

Finalmente, oggi inizio il mio racconto da qui, dalle foto fatte sull’isola o lo Scoglio come lo chiama la mia amica che a Salina c’è nata.

Serene e Nana, le mie amiche. Loro mi hanno ospitata a Salina, una mini vacanza da sola, tutta per me in loro compagnia ma soprattutto alla scoperta di questa isola meravigliosa. Da quando le conosco, ho sempre desiderato andare a trovarle a casa loro. Ma non ho mai avuto abbastanza tempo per farlo. Lavorando in ufficio, un weekend era troppo poco. Il viaggio è un po’ lungo, minimo 5 ore tra aereo fino a Catania, poi transfer fino a Milazzo in auto e poi aliscafo fino a Salina ma ogni minuto speso per raggiungerla ne vale la pena. Adesso che sono più libera, mi sono presa del tempo per me per andare a trovarle e per fare qualche bella foto.

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Partita senza aspettative, non sapevo cosa avrei trovato. Quando hai aspettative alte, la maggior parte delle volte, vengono disattese. Anche il posto più bello, è meno bello di come lo avevi immaginato.
Il viaggio lunghissimo. Quindi se decidete di fare un viaggio alle Eolie, la prima cosa che dovete fare, è armarvi di pazienza perché il viaggio è lungo. La seconda cosa che dovete fare, una volta sbarcati, è G O  D E R V E L A. Non c’è parola migliore per descrivere i miei 5 giorni a Salina. Me la sono goduta tutta.

Iniziamo dal principio. Il viaggio.

Partita da Genova il sabato pomeriggio perché il volo era alla domenica mattina prestissimo da Bologna. Partenza alle 8.40 con arrivo a Catania alle 10 circa. Aspettata la navetta per andare a Milazzo a prendere l’aliscafo per andare a Salina. Se volete potete iniziare a mangiare appena sbarcati dall’aereo e finire prima di imbarcarvi per rientrare a casa. Arancini, cannoli, rustici grandi buonissimi ed enormi.
Il viaggio in Aliscafo è abbastanza breve, ma io sono agitata. Nana mi aspetta e insieme a lei sua sorella Serena. C’è anche Jessica, arrivata qualche giorno prima di me con una sua amica.

Finalmente alle 17 arrivo, sono cotta ma la felicità è tantissima. Ho un sorriso stampato in faccia. Il tempo di salutare tutti, fare una doccia veloce e sono già fuori a fotografare. Non so dove guardare, tutto è bellissimo, cerco di fermare ogni istante, fotografo angoli di strada, porte colorate, pavimenti rovinati tipici di Salina. Sento il profumo dell’estate. un misto di mare, arance e fichi. Le case sono colorate, tutto sembra in ordine senza esserlo davvero. La luce è diversa. Il cielo è blu.
E’ una Sicilia diversa da come me l’aspettavo e questa è la prima sorpresa.

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La sera andiamo a Pollara, per la Festa del Cappero. Adoro le feste di paese. Per arrivare a Pollara, dove hanno girato il film “Il Postino”con Massimo Troisi, il panorama ti toglie il fiato. Si vedono le altre Isole delle Eolie. Tutto intorno è verde e rigoglioso, ed io che mi immaginavo un’isola brulla (altra sorpresa!).
La piazzetta di Sant’Onofrio di Pollara è già piena. Noi aspettiamo il tramonto, bellissimo. Prendiamo il nostro kit di piattino, bicchiere e posate e ci mettiamo in fila. Formaggio ai capperi, polpette di capperi, insalata di capperi, biscotti salati ai capperi, cous cous ai capperi, caponata di verdure con capperi … Mangio tutto e mi lecco le dita. Il fiore del cappero è la rosa dell’isola. Bellissimo.

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Il primo giorno a Salina mi regala sapori e colori ed il tramonto più bello. Davanti a noi Alicudi e Filicudi. Vado a letto con la pancia piena e il cuore carico di emozioni e di felicità.

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La mattina mi sveglio alle sette per andare a camminare. Mi piace camminare e mi sono portata via le scarpe da corsa. L’idea è di correre un po’. Il primo giorno lo faccio, che fatica mi pesano le gambe. Gli altri giorni la sveglia è sempre alle sette e cammino. Arrivo al faro di Lingua, 6 km andata e ritorno. Lo spettacolo è unico. Fa caldo ma si sta bene. Non c’è nessuno in giro, solo pochi isolani e i bambini che vanno a scuola. Torno in Hotel e mi fermo da Serena che mi prepara il mio bicchiere di acqua e limone. Doccia, colazione con vista su Lipari e le torte di Serena. Ci troviamo per il caffè tutte insieme, decidiamo cosa fare e poi ognuna per la sua strada per ritrovarci a pranzo tutte insieme.
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Io vado in giro, qualche ora al mare. Faccio il bagno, l’acqua è ancora fredda ma troppo bella per rinunciare. Trovo il compromesso, entro fino alla pancia. Raccolgo conchiglie e sassolini che riporto a casa da ogni viaggio. Sto da sola, mi piace non mi sento sola, leggo, fortunatamente il telefono non prende e non mi perdo su IG o FB. Non leggo nemmeno le mail. Sto al telefono con S., gli racconto tutto e ci promettiamo che ad agosto torniamo insieme. Devo tornare con lui, la amerà tantissimo. E’ il tipo di vacanza che gli piace. Natura, relax, letture, bagni.
A pranzo ci troviamo tutte insieme da Alfredo, a Lingua, e mi fanno assaggiare il vero pane cunzato. Datemi solo pane cunzato, vi prego! Pomodorini, pesto, capperi e ricotta al forno e per concludere LA granita al gelso. DIVINO! Questo è il paradiso. Al pomeriggio ognuna per se, riposino, mare, Nana mi porta a fare un giro dell’isola. I suoi posti preferiti li condivide con me. Avrei amato Salina anche senza la sua guida, ma lei e Serena sono la mia fortuna. Salina è casa loro e la vivo come loro, non mi sento troppo turista. Mi incanto a sentirle parlare con la cadenza siciliana. Qualche frase in dialetto. Conoscono qualsiasi angolo di Salina, vorrei vedere fosse il contrario. Riconoscono ogni mattonella.
Non le ringrazierò mai abbastanza. La loro ospitalità non ha parole. Non la so descrivere. Mi ha emozionata e commossa e ad oggi è il ricordo più forte che ho.

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…. TO BE CONTINUED….