{MY SPECIAL PLACES: LIBRERIA MODERNISSIMA}

Vi è mai capitato di entrare in un negozio e rimanere completamente a bocca aperta? Vi è mai capitato di entrare in un negozio e venirne catturati?
Mi è successo qualche settimana fa. Ero a Ravenna per lavoro e prima di rientrare in albergo mi sono concessa un giro per la città in cui non tornavo da tantissimi anni, forse dai tempi della gita delle elementari, quando ci portarono a vedere i famosi mosaici, per cui Ravenna è conosciuta da tutti.
Stanca ma curiosa ho iniziato a camminare per le stradine. Niente mi ha colpito fino a quando non mi sono ritrovata davanti alle vetrine di questa “libreria”. Definirla libreria è un po’ riduttivo, ve ne accorgerete da sole. La Libreria Modernissima è un meraviglioso mondo incantato. Il posto perfetto dove anche la mia “Alice” si sarebbe persa e fermata a fantasticare. Mi sembrava di essere nella Parigi di “Amelie”. L’odore dei libri mi ha riportata ai pomeriggi passati in libreria con il mio babbo. Amo i libri, leggo poco purtroppo, mi piace averli e collezionarli.
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Sono entrata, un po’ in sordina. Ho iniziato a guardarmi in giro e dentro di me ho pensato, per prima cosa “WOW” poi “voglio tutto” e poi ancora “ma questo è proprio il posto che mi piacerebbe aprire un giorno”. L’incontro con la proprietaria, Manuela, è stato buffo ed emozionante. Senza saperlo, mi conosceva. Mi leggeva. “Ma tu sei Gaia Borzicchi”, complice la stanchezza, vi confesso che mi sono emozionata e mi son venuti i lucciconi.
Ho iniziato a guardarmi in giro per capire cosa fotografare. Per la prima volta mi sono trovata in difficoltà. Avrei fotografato tutto e forse l’ho anche fatto.

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La Modernissima è una libreria, una cartoleria, un negozio per bambini, un negozio per la casa, un negozio di accessori. Ho chiesto a Manuela di raccontarmi la storia del suo negozio, che gestisce insieme alla figlia Eleonora e ad Elena che è entrata a far parte di questa bellissima “famiglia”.

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“…abbiamo rilevato la libreria nel 1990, conserva il nome originale ed è la più antica della città. Io e mio marito volevamo un luogo in cui poter lavorare insieme, prima di tutto è stata un progetto d’amore e di coppia. Entrambi lettori appassionati sin da bambini, abbiamo per vent’anni gestito la sola libreria. I tempi poi sono cambiati, le librerie di catena, le offerte online hanno decimato le librerie indipendenti e noi intanto, quasi inconsciamente, abbiamo dato forma ad una libreria ibrida, l’abbiamo piano piano trasformata in altro senza perdere mai l’amore per i libri però.”

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“Volevamo un luogo in cui si respirasse il nostro amore per la ricerca, per le parole, per l’altro e per noi stessi. Mia figlia maggiore, Eleonora, dopo la laurea ha scelto di condividere il nostro percorso e abbiamo accolto 9 anni fa anche Elena, coetanea di mia figlia che fa parte del nostro progetto “famiglia”. Ogni tanto ci dà una mano anche Maria Giulia, figlia minore, che come mio marito è laureata in architettura. Un po’ architetti, un po’ librai, un po’ sognatori … e dopo quasi trent’anni, quando la mattina varchiamo la soglia del negozio, ritroviamo la stessa identica passione del primo giorno nonostante il percorso non sia stato semplice..anzi spesso durissimo.”

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“Abbiamo ad un certo punto scelto di esporre solo i libri che selezioniamo e non vogliamo più sottostare alle regole assurde del mondo editoriale. Io dormo poco e uso la notte per le mie ricerche, navigando virtualmente per il mondo, mi innamoro di progetti, di persone e di storie, quindi contatto e quasi sempre la selezione di decoraZioni e di accessori che esponiamo ha una storia da raccontare. Le persone amano questo e i clienti, nel tempo diventati amici, ci sostengono e ci coccolano premiando il nostro lavoro.”

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“Abbiamo scoperto così tanti anni fa Ali Lamu ( che fa borse e coperte con le vele frustate dal vento delle imbarcazioni da pesca al largo del Kenya. Daniela si è innamorata di un pescatore e ha fondato una cooperativa artigianale che aiuta la gente del posto) , i bracciali Csao, gli zaini Kanken, le coperte Yarning Made, le borse di Antonello tessute a telaio come i tappeti sardi, le wayuu bags dal sud America …potrei citarne moltissime di storie e di persone sparse nel mondo, popolano il mio cuore e i miei ricordi…poi ovviamente non manco due volte l’anno i Saloni di Parigi dove mi piace perdermi come una rabdomante …”

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“…per finire, il libro che amo…?

è come chiedere ad una madre il figlio preferito …sono molto i libri belli e un libro diventa bellissimo se lo leggi al momento giusto, se tocca le tue corde più profonde, se ti racconta qualcosa di te che tenevi nascosto ..a quindici anni i libri così sono stati quattro, L’insostenibile leggerezza dell’essere, Opinioni di un clown , il Giovane Holden (affinità !) e le Memorie di Adriano. Un libro su tutti degli ultimi tempi “Stoner” . Due libri che non tutti conoscono e che ho amato molto sono “Riparare i viventi” e le poesie in Adelphi di Nina Cassian”

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Da figlia di giornalista, capisco e confermo l’amore per i libri. Nella casa dove abitavo con i miei genitori, c’era un lungo corridoio che collegava la zona giorno alla zona notte. Tutta la parete di destra da terra al soffitto era una libreria piena zeppa di libri. All’inizio messi tutti in ordine  quando lo spazio sulle mensole era finito, i libri venivano impilati in orizzontale a riempire tutti gli spazi. Dovete sapere che il mio secondo nome è “Holden” proprio come il personaggio de “Il Giovane Holden”, per questo Manuela parla di affinità.Lo ha voluto il babbo. Il mio babbo era speciale anche in questo.

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Mi sono persa nel suo racconto ed ho percepito la passione e l’amore per quello che fanno. Manuela ha usato la parola “Sognatori”, proprio come me. Sogno tantissimo e troppe cose. Vorrei una vita piena di cose belle e per niente superficiali. Questo negozio vi sembrerà frivolo, al primo sguardo. Un negozio che vende cose “inutili”. Vi sbagliate è un posto carico di magia e amore. Pieno di bellezza e cultura. Un negozio dove si respira bello e “famiglia”.
Vorrei dirvi tante altre cose, ma sono le emozioni che mi porto dentro e me le tengo strette, perché ho paura di farle volare via se le mettessi nero su bianco.

Grazie Manuela. La tua storia mi ha ricordato il film “C’è posta per te” con MegRyan che gestisce un piccolo negozio di libri “The Shop Around The Corner” e si vede aprire un mega store proprio davanti alle sue vetrine.
Credo che seguirò il tu consiglio e mi comprerò i libri che mi hai detto!

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VOI SEGUITE IL MO CONSIGLIO. Ravenna è una città bellissima da visitare, si mangia bene, tantissime le cose da vedere e adesso avete anche un motivo in più. Andate a trovare Manuela e ditele che vi mando io!

Si avvicina il Natale, potreste anche trovare i regali da comprare!
Regalate un libro, magari un bel biglietto di auguri, e aggiungete un oggetto spiritoso e leggero.