{Baby in Wonderland: Olly e Matteo}

Amo il mio nuovo quartiere. Passeggio per le stradine, sotto ai portici
Una micro realtà a misura d’uomo. Piccole botteghe e negozi bellissimi.
Tutto a portata di mano.
Ogni giorno faccio scoperte nuove.
Come il negozio di oggi. 
Vi porto a conoscere Daniela ed il suo Olly e Matteo.
Io l’ho scoperto passeggiando verso il centro.
Una sera tornando a casa mi sono fermata e mi sono presentata.
Qualche sabato dopo sono tornata a trovarla per conoscerla un po’ meglio… e perché avevo visto un paio di scarpe per me… purtroppo non c’è più il mio numero!
Ci ha messo un anno per trovare il punto giusto dove aprire il suo negozio.
Ha studiato i pro ed i contro di aprire in centro ed alla fine ha optato per una zona, sempre centrale, ma un po’ defilata.
Non è detto che avere un negozio in pieno centro sia sinonimo di vendita più facile. Certo, il passaggio conta tanto. Ma quante persone che entrano o passeggiano davanti alle vetrine poi diventano clienti!?
Queste domande si è fatta Daniela prima di scegliere di aprire in Via Saragozza.
Una zona signorile con dei vicini di tutto rispetto!
Scelta azzeccata… e poi il passaparola serve molto di più di una buona posizione!
Il negozio è delizioso proprio come lei.
Mi ha fatto pensare di essere in Francia e lei mi ricorda molto la più famosa Amelie.
La sua “r” francese, il caschetto rosso un grandissimo charme.
(ecco come ti ho vista entrando nel tuo negozio)
Raccontami un po’ di te? 
Oh, Dio…Gaia, è dura raccontarsi.
Sopratutto in un lavoro pubblico e per il pubblico, mi piacerebbe sapere come
mi hai vista tu dentro al mio negozio!
Vengo dalla moda, dalla progettazione
per la donna e questo so fare. Diciamo che è
anche la mia passione, nonostante nel tempo si sia evoluta e guardi a questo
fenomeno con totale distacco. (Osservo, ammiro, critico. E mi diverto. Non ne
dipendo insomma.) Altre mie grandi passione sono l’arredo e il recupero..Ma
sono anche una mamma da un po’ di tempo a questa parte, e un bel giorno ho
deciso di raccogliere queste passioni e l’esperienza maturata per i grossi
marchi per trasformarla in un progetto piccolo, grazioso, e un po’ francese che
parlasse una lingua tutta dedicata ai più piccoli.
Quando hai deciso di aprire il
negozio? 
Il negozio è arrivato un po’ da sé. Non
che non ci abbia riflettuto, sia chiaro. L’ho fatto eccome! Aprire un negozio
richiede davvero molte forze..e con una bambina piccola e un trasloco appena
fatto, in una città che sta diventando un po’ mia solo ora..davvero è stata
dura. Ma da un po’ di tempo frullava nell’aria di casa…
Dopo anni di lavoro nella moda, dove
curavo i settori maglieria e pelletteria, nell’azienda per la quale lavoravo si
respirava aria pesante. Di crisi. In quel momento io ero in attesa e quindi in
una posizione più che scomoda. 
Una volta nata Olimpia ho raccolto le
forze e le idee. Andai al Pitti Bimbo e lì feci diversi incontri, uno
di questi particolarmente azzeccato. Lorenza, una delle due proprietarie del
marchio Olly e Matteo. Iniziammo subito a chiacchierare e piuttosto
velocemente, mi decisi a mettere in piedi un negozio tutto mio!!
Prima cosa facevi?
Ho iniziato nella maglieria. Una scuola
dura, ma la considero la mia vera formazione. Ero assistente di un consulente,
settore creativo. Dallo spazzare al costruire le cartelle colori…ma durò poco
fortunatamente! Quando scoprirono che sapevo disegnare, iniziai con il fare i
disegni tecnici per il laboratorio e a tradurre i bozzetti che le maison
mandavano in azienda. Nel tempo imparai anche le tecniche della maglieria…e
così mi formai. Dopo 4 anni curavo più di una trentina di linee di campionario.
Coronai l’esperienza in maglieria con un Master all’Accademia d’alta moda
KOEFIA, a Roma. E me lo ripagai lavorando per Alberta Ferretti. Una volta
finito ero davvero esausta. Condurre una vita da pendolare tra Cattolica e
Roma, con lo studio nel mezzo, era una cosa che mi stava esaurendo. Finito
master finita anche l’esperienza in aeffe. La vita in un’azienda da 1100
dipendenti non faceva per me. Mi sentivo come nella fabbrica di Fantozzi. Il
lavoro non era più creativo, non si toccava più con mano e non vedevi evolvere
ciò che prima era un filo. Passavi sempre all’ufficio a fianco e tutto era una
catena di montaggio. Io ho bisogno di seguire ogni piccola cosa come un bambino
che cresce. Iniziai così nel bolognese una esperienza tutta dedicata al settore
pelletteria, in due diverse aziende che sono state davvero scuola,
affermazione, e luoghi di incontri di amicizia. 
Cosa ti piace dell’avere un negozio e cosa invece ti piace meno?
Ah! La cosa che in assoluto più amo è il rapporto che si crea con le mie clienti! Amo i bambini, da sempre, e sono mamma anche io. Il negozio mi da l’opportunità di conoscere e venire a contatto con diverse realtà, e mi diverte e mi ripaga davvero prendermi cura in modo personale di ognuno di loro. I bambini, poi…sono speciali. Quando entrano in negozio anche solo per farmi vedere che è caduto loro un dentino..ricaricano la giornata!
Come fai i tuoi acquisti?
Olly e Matteo è la base del negozio. Per cui, da pendolare imperterrita prendo il treno e vado direttamente in show-room a Ravenna, dove da lì si costruisce la collezione, ciò che riempirà il mio spazio, tra basico e capi un po’ più divertenti o coraggiosi. 
CasaGheis è il crocet. Qui ci lega una amicizia che abbiamo tramutato in collaborazione fidata, con piccoli complementi anche su richiesta delle clienti. CoiCoi Samples è il neonato. Le idee di una mia coraggiosa e talentuosa cliente le abbiamo fatte diventare realtà e devo dire con sempre più successo! Poi è entrata in negozio Ninì la Freak, con i suoi giocattoli morbidi e i suoi cuscini deliziosi. E ancora, novità di quest’anno, sono le scarpe Anniel: anche qui la filosofia, come per tutti i marchi all’interno di Olly e Matteo, è del Made in Italy. Davvero con loro mi sono divertita: un ordine piccolo ma davvero fatto di pezzi che catturano l’attenzione, mantenendo però uno sguardo attento su manifattura e materiali.
Cosa ti piace della moda per bambini?
La trovo divertente. Sento che nel
bambino la sperimentazione non ha limiti. Se non la comodità dei cuccioli che
indosseranno questi vestiti!
Da cosa trai ispirazione?
Amo viaggiare e amo la Francia. In
particolar modo amo Parigi. Anche solo una capatina veloce in questa città,
vedere come miscelano i generi, i colori, anche in minuscoli spazi. Come
“non esagerano mai”, intendo nel look e nei loro spazi abitati,
diciamo pure anche, come filosofia di vita. In ogni caso, un bel viaggio è ciò
che ricarica sempre di stimoli e io in questo cerco di essere davvero come una
spugna..
Poi sfoglio, sfoglio e sfoglio. Adoro
internet e scovare nuovi blog, ma la carta stampata, nei libri di arredo
sopratutto (ma anche di cucina, di moda, di giardini e terrazzi) mi fa sempre
impazzire! 
Cosa consigli a chi vuole aprire un
negozio, mettersi in proprio?
Energia, prima di tutto. Ma siamo seri,
aprire un negozio è davvero impegnativo, anche in termini economici, se si
pensa all’investimento e al periodo di avviamento. Per cui anche coraggio, e un
bel mantra ripetuto tutti i giorni sul “credo”del progetto!! 
Detto questo…ripetimi questa domanda
tra qualche anno!
… ti scrivo anche…
che la
bellezza di avere un negozio piccolo, ma tutto mio, lontano dalle luci forti al
neon e dalla musica con volume altissimo, lontano da aria condizionata e
riscaldamento a temperature tropicali, lontano dal concetto del “prendi
ciò che vuoi e paga dopo la fila alla cassa” è proprio quella dell’avere
cura del cliente. Che in alcuni casi si confida e si racconta mentre acquista
un vestito per la figlia o una Tshirt per il bimbo. 
O che in altri ha davvero trattamenti
personalizzati, come in una boutique. Come Elisabetta, che richiede la felpa e
gliela facciamo su misura..come Marianna, che desidera la passamaneria sullo
short. ..
Altra cosa meravigliosa, e che ripaga
davvero della formula Olly e Matteo, é il poter trovare anche capi per la
donna. A volta in formula Mamma & Bimba, cioè lo stesso capo sviluppato in
taglie adulte, a volte invece pezzi pensati esclusivamente per la donna. 
Poi…una cosa che sta prendendo sempre
più piede sono le consulenze. Dallo stile, dove attualmente sto curando un
progetto che ho davvero a cuore, cioè divise per un Istituto della città fino
alle Camerette. In negozio tengo dei piccoli pezzi di arredo, poltroncine e sedioline,
specchi, ma ho avuto anche scrivanie..tutto recupero. In poche parole, su
budget della famiglia, si sceglie un atmosfera, si decide cosa tenere e cosa
no, mettiamo il caso che ci siano pezzi con un certo legame affettivo…e si
parte con la ricerca. La cosa divertente è che io vado in giro sì, cerco,
propongo però alla famiglia e ogni opzione pensata è concordata insieme.
Palette colori, mobili, e tessuti. Poi si passa al restauro, se c’è bisogno, e
alla personalizzazione!
Sicuramente mi sarò dimenticata un mare
di cose…ma te ne ho dette anche troppe forse!

(photo – Gaia Borzicchi)
Passate a trovarla e soprattutto passate parola!!!
OLLY E MATTEO
Via Saragozza 18/d
Bologna