{Pranzo in giardino}

I pranzi in giardino li amo, come quelli in terrazza e tutti quelli all’aperto che si organizzano in questo periodo fino a settembre, quando le temperature lo premettono ancora.
Mi basta anche solo una coperta un cestino e gli amici, un asciugamano sulla sabbia un panino ed una gazzosa. 
L’importante è che la compagnia sia ottima.
Così è stato con Debora e Pietro, che ci hanno invitate a pranzo qualche settimana fa.
Io ed Elena avevamo appuntamento nella loro casina, tra ai vigneti del Valpolicella, per scattare loro qualche foto (quelle di Elena le avete viste!?) che avete visto ieri.
Ci hanno invitate a pranzo, di quei pranzi che durano per tutto il pomeriggio, tanta è la voglia di raccontarsi.
Una tavola apparecchiata in giardino,  del buon cibo cucinato da Deborah, un pezzo di formaggio, un bicchiere di vino e una torta buonissima .
Non serve essere amici da una vita per stare bene con qualcuno. 
Di solito sto abbastanza sulle mie. Guardo da lontano, osservo , studio chi ho di fronte. Se sono a mio agio parlo e rido. Al contrario , se non lo sono, o non mi ci fanno sentire mi defilo o mi chiudo nel mio mondo.  Ho un sesto senso, le persone le inquadro subito.
Questo è uno dei segni dell’invecchiamento, insieme ai primi cedimenti fisici.

(photo Gaia Borzicchi)

Mi piace chi si prende cura degli altri. Chi ti coccola cucinando per te, chi fa attenzione ai dettagli.
Mi piace chi mette i fiori in tavola.
Non mi piacciono gli artefizi, le apparecchiature ridondanti.
Mi piace la sostanza delle cose, la genuinità.
Ne ho avuto dimostrazione domenica per la comunione di Bea. Ire si è superata.
Se non ci fossero gli amici a condividere con noi le gioie ed i dolori, tutto il resto non avrebbe senso.
Un bel pranzo sarebbe solo un pranzo.
Amo la primavera 
anche per i pranzi all’aperto