{Legami}

Ci sono legami che nascono senza un perché. La vita è fatta di legami. La vita che vale la pena di essere vissuta.
Quelli “scontati” che hai quando vieni al mondo. I più forti ma anche quelli in cui fai lo sforzo minimo perché saranno e sono per sempre.
Ci sono i genitori che ti perdonano qualsiasi cosa, che ti aiutano sempre, che sono sempre li, nonostante tu a volte sia proprio una stronza.
Gli stessi genitori che quando sei grande ti guardano “nascosti” dietro ad una colonna in attesa delle tue mosse. Sempre pronti a raccoglierti e ad aiutarti. Gli stessi genitori che ti diranno dei No che peseranno come macigni ma sai che per sempre saranno la tua vita.
Con la mano sempre tesa ad afferrare la tua. Anche quando a scegliere sarai tu, e ti sentirai sola e vorresti che quelle scelte le facessero loro al tuo posto.
No matter what…loro saranno sempre al tuo fianco.
Poi i fratelli, che se sei fortunata saranno un legame unico, diverso da qualsiasi altro. La fratellanza solo chi ha fratelli sa cosa vuol dire. Esserci sempre. Litigare e togliersi la parola per pochi istanti perché è troppo forte il legame che vi unisce a loro. Le litigate, le riappacificazioni senza aver bisogno di chiedere scusa. La fratellanza, quel fronte comune “contro” i genitori quando si è piccoli. Tutti per uno…
Gli stessi fratelli da cui non sai stare lontana e a cui non sai mai dire di no.
Quelli che si appoggiano a te ma non sanno che sei tu ad avere bisogno di loro.
Nei momenti difficili non sono mai stata da sola, anche quando mi sentivo sola, loro erano li.
Poi le amicizia.
Legami simili alla fratellanza.
Le amiche del cuore , una diversa dall’altra con un ruolo ben definito. So benissimo a chi parlare di cosa, a chi raccontare qualcosa.
Le amiche incontrate per caso.
L’amicizia così unica e speciale.
Come i fratelli, sono sempre con me in qualsiasi scelta o decisione io prenda.
Quei legami che se anche non ci si sente per un po’, non spariranno mai.
Poi l’amore, un legame a se.
In questi giorni S. mi ha chiesto “cosa fa durare una coppia nel tempo?”
Cosa fa si che un amore non finisca, anche quando le farfalle nello stomaco non sbattono più le loro ali?
Non sono un’esperta in materia ma sono sicura che senza una progettualità comune, il rispetto, il restare indipendenti l’uno dall’altro, il condividere esperienze, l’amore non basta.
Anche il più forte,  deve avere delle basi altrettanto forti.
Stimare la persona con cui si sta, gioire dei suoi successi, perché poi sono anche i tuoi, sopportare e supportare, avere pazienza, discutere senza litigare, non tenere musi per niente, essere complici, essere sempre curati, prendersi cura della felicità del proprio amore.
Arrivare dove l’altro non arriva.
Chiedere aiuto senza imbarazzo.
Pensare per due, ragionare col “Noi” e non solo con “Io”.Per amare ci vuole impegno, non inteso come sforzo, obbligarsi ad essere chi non siamo o fare quello che non vogliamo.

Impegnarsi a rendere migliore le nostre vite insieme.
Se corriamo ci impegniamo, se dobbiamo passare un esame dobbiamo impegnarci.
Quando amiamo dobbiamo impegnarci… perché non è sempre facile!

Vi lascio un articolo che vi consiglio di leggere dove si parla proprio di questo
http://www.huffingtonpost.it/richard-paul-evans/come-salvato-mio-matrimonio_b_6999740.html?ref=fbpr

E proprio parlando di legami vi faccio vedere il mio tatuaggio un fiocco rosso.
Scusate la foto, ma volevo farvelo vedere.

L’ho fatto di getto.
Mi piaceva, ma ancor più il suo significato.

” In Giappone si dice che ogni persona quando nasce porta un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra e non al piede! E se segui questo filo potrai trovare la persona che porta l’altra estremità legata al suo mignolo ed è la persona a cui siamo destinati, il nostro unico e vero amore!!”


“Le anime unite dal filo rosso sono destinate, prima o poi, ad incontrarsi. Potranno passare anni, decenni, ma prima o poi le circostanze ci condurranno a questa persona speciale: non si può sfuggire al destino. Neanche le grandi distanze temporali o spaziali potranno impedire alle due persone di incontrarsi.


(io l’ho fatto alla mano destra…!)