Sono molto affezionata a questa ricetta. In verità era tantissimo che non la preparavo. L’ho imparata da un cuoco napoletano che aveva un ristorante vicino a dove abitavo quando facevo la babysitter a Fort Lauderdale, in Florida. Avevo solamente 21 anni ed era la mia prima esperienza all’estero. Ero giovane e non avevo mai fatto la babysitter e soprattutto era la prima volta “uscivo” da casa. Ho vissuto a Fort Lauderdale per 6 mesi in una famiglia italiana, senza mai tornare a casa. Da sempre volevo viaggiare e questa era un’occasione da non perdere. Mi sarei presa cura di un bimbo di nemmeno un anno. Ventuno anni fa (una vita fa!!) partivo non senza paure. Da quell’esperienza si è consolidato in me la voglia di viaggiare ed imparare le lingue. Dopo quell’esperienza, grazie alla quale ho vissuto “all’americana” e grazie alla quale ho visto posti assolutamente nuovi ed affascinanti, ho iniziato a viaggiare e dopo qualche anno sono partita in Erasmus e per nove mesi ho studiato all’università Libre de Bruxelles dove oltre a dare diversi esami, ho imparato il francese ed ho fatto esperienze indimenticabili . Il viaggio è da sempre la mia più grande passione.
Avrei voluto lavorare viaggiando ma ad oggi non ci sono riuscita, però mi è rimasta dentro la voglia di conoscere e vedere posti nuovi anche lontani dalla mia vita normale. Ho viaggiato per anni e, anche ora, appena possiamo viaggiamo e comunque io con i matrimoni ed il lavoro di fotografa, sono spesso in viaggio! Non sono una persona invidiosa, ma da sempre provo un’invidia (positiva!) per chi viaggia e vede posti nuovi. Viaggiare apre la mente e rende curiosi. La curiosità è fondamentale per me. Il mio babbo ci portava in viaggio con se e quando non poteva , i suoi racconti erano così affascinanti che era come essere con lui!
Viaggiare come stile di vita, essere sempre in movimento è fondamentale per me e credo sia arrivato il momento di pensare al prossimo viaggio…
Questa crostata è perfetta per Pasqua o per il pranzo fuori porta di Pasquetta
Ingredienti per la pasta Frolla (da sempre uso quella di Montersino):
Farina 500 g
Tuorli 80 g (circa 4)
Burro 300 g
Zucchero a velo 200 g
Sale 1 g
Bacca di Vaniglia
Buccia di limone q.b.
Ingredienti per la crema di ricotta:
500gr di ricotta vaccina
150gr di zucchero
4 uova
la scorza grattugiata di un limone biologico
Per impastare uso la planetaria, ma potete anche farla a mano.
Mettete nella planetaria la farina, lo zucchero a velo, il sale ed il burro freddo. Aggiungete i tuorli, la buccia del limone e la vaniglia e lavorate fino ad ottenere un panetto liscio e morbido che farete riposare almeno un’ora in frigo.
Nel frattempo preparate la crema di ricotta. In una ciotola lavorate la ricotta, lo zucchero ed i 4 tuorli. Montate a neve gli albumi ed aggiungeteli alla crema di ricotta.
Stendete la pasta, tenendone un po’ da parte per la guarnizione, foderate una tortiera (meglio se di quelle con il fondo rimovibile) con la carta forno e disponete la pasta. Versate la crema di ricotta e decoratela a vostro piacimento con la pasta rimasta. Infornate a 180° per 45 minuti.
… et voilà… la crostata alla ricotta è pronta!
Vi starete chiedendo cosa c’entra la cucina con il viaggio…
Ad ogni viaggio è legata una ricetta, un sapore, in ingrediente, un piatto assaggiato, un frutto colto dall’albero e mangiato con passione. Penso ai fichi neri, all’albero di Salina da cui li coglievo e mangiavo di nascosto, penso alla prima volta che assaggiai la Sacjer, in quinta superiore in gita a Vienna, ai Macarons mangiati a Parigi, alla Soccà, penso a Macaroni&Cheese, mac ‘n’ cheese, mangiati in America, ai dolcetti arabi mangiati a Dubai,
e voi!? Raccontatemi qual’è il cibo che ricollegate al vostro viaggio …
Buon fine settimana!!!
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Cibo e viaggio,cibo e' viaggio ... eh gia' ...e più curiosa e golosa come sono figurati se non approfitto ...i ricordi sono tanti ed e' proprio quel piacere della scoperta anche culinaria che mi spinge ogni volta a nuove avventure...amo viaggiare senza programmi con la libertà assoluta di svoltare verso il mare o una bella città anche all'ultimo momento ...sono gitana nel cuore ...amo assaporare e provare le cucine tipiche dei posti dove vado e di solito entrò nelle piccole botteghe di paese ,nei negozi che sono magari più brutti i ma sono autentici ,frequentati dalla gente del posto ...ho amato una macelleria in Alsazia dove abbiamo preso terrines et prosciutto cotto fatto da loro ,mangiati con le baguettes del panificio di fianco ...e poi quelle meravigliose brioches con marzapane all'interno e scaglie di mandorle fuori mangiate in Normandia ...e poi le loro soupe de poisson con julienne di verdurine sopra servite in cocottine dai colori pastello...e la tarte normanne con quel non so che di libidinoso fatto di mele,burro salato e calvados...e poi vorrei raccontarti della mia amata Austria ,dei boschi ,dei funghi ,delle camminate ad alta quota che aprono i polmoni...e della kaiserschmarren con composta di ribes rosso e skiwasser nel rifugio...
Ti racconterei della mia adorata Croazia ,del pesce cotto sul fuoco e mangiato con le mani vicino agli scogli ...degli scampi di massa del quarnaro ...
Ti racconterei del burek Bollente ripieno di ricotta che mangiai a Zagabria d'inverno sotto la neve...la lingua bruciata e i piedi assiderati...
...che bellezza ...non vedo l'ora di ripartire...
Cristy said: