{MY SPECIAL PLACES: RISALTO }

Quando sono stata a Bologna, un pomeriggio mentre girovagavo in via Rialto ho scoperto un posto che vi faccio conoscere oggi. Risalto, non è un negozio, è una bottega creativa che mette insieme l’esperienza delle donne che ci lavorano e che lo hanno creato qualche mese fa. Un’associazione di creative!

Via Rialto, una delle antiche vie della seta, lontana dalle “luci” di Bologna, è una via che sembra tranquilla ma in verità nasconde un gran fermento. In via Rialto c’è un altro negozio di cui vi avevo parlato qualche anno fa, Tatler,  un cinema, un bistrot di cui vi parlerò presto, un’osteria storica bolognese, un liutaio e tantissimi altri negozi interessanti.

Il nome risalto nasce dall’unione di Rialto e Salto. Infatti, proprio sotto alla bottega, una volta scorreva il Savena. L’acqua che cadeva lì faceva un salto dove un tempo c’era il mulino in cui veniva lavorata la seta.

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RiSalto è un’associazione culturale, un “covo di creative” (perché sono tutte donne le artefici dell’impresa), uno scrigno di piccole meraviglie artistiche, oggetti di arredo, abiti ed accessori.

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RiSalto è uno spazio dedicato a mostre e laboratori ma anche punto di incontro tra chi realizza, chi vuole condividere saperi e chi vuole portare a casa un pezzetto di tutto ciò. E’ una casa per le idee artigiane, aperta alla città, con uno sguardo che va oltre ai confini. Il filo conduttore di questa bottega è la reinvenzione e la narrazione  attraverso l’utilizzo di materiali ed oggetti recuperati ed anche le parole e la poesia.

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Mentre sbirciavo dalle vetrine per guardare dentro, ho incontrato Maria Grazia Preda, una delle “anime” di RiSalto. L’ho conosciuta qualche anno fa ad un mercatino e in questi anni ci siamo incontrate/scontrate in alcune occasioni senza però mai aver avuto modo di parlare un po’. Mi ha fatta entrare e mi ha raccontato di come è nata l’idea di creare una bottega di donne creative, da dove deriva il nome e mi ha spiegato chi sono le sue colleghe, le altre “anime” di Risalto.

Maria Grazia realizza Collage Vintage che nascono dal recupero creativo di pagine di riviste degli anni cinquanta, epoca d’oro per la pubblicità, la grafica e la moda. Anna Grandi, creatrice di PI2a1design. Progetto che nasce dall’amore per il design, il vintage, i tessuti e per gli oggetti di arredo, ma soprattutto per ciò che è unico che ha una storia da raccontare e così vecchie poltrone riprendono vita con tessuti originali, uno diverso dall’altro.

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La designer Carlotta Fiorini e l’artista Serena Balbo ed il loro progetto AniManili , una sintesi tra ricerca, prsonalizzazione e unicità con lo scopo di realizzare una moda etica scegliendo una produzione a basso impatto ambientale, nel rispetto di persone, animali e natura.

Denise Ciccardi creatrice di Grim&Marius. Lampadari che nascono da un’esplosione di colori, unioni di materiali diversi come le gocce di ceramica prodotti negli anni 70 da suo nonno, pittore e ceramista,  da cui si sviluppa tutto il progetto. Lampadari che nascono da vecchi lampadari chandelier che vengono spogliati di tutti i cristalli e decorati con le gocce di ceramica.Grim&Marius, non è solo lampadari. ci sono anche appendiabiti creati sempre dal recupero di materiali ed oggetti.

Sara Trentini e la sua MissLamparita. Un progetto fatto di un papà e di una figlia con impieghi tutt’altro che creativi, poco tempo e una cantina. A ciò occorre unire l’amore della figlia per la ruggine, per i colori demodè e le cose vecchie e quello del papà per lo smontaggio, l’assemblaggio e per la figlia, che cerca sempre di accontentare. Hanno cominciato a fare lampade assieme due anni fa, per gioco e, anche dopo un buon centinaio di realizzazioni, resta un gioco tutt’ora: quello di reinventare una nuova funzione per gli oggetti di uso comune.

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 Michela Boni e Annalisa Castagnoli  le ideatrici di Ri-creazione,progetto che  recupera oggetti dimenticati o di scarto. Ri-creazione è la scoperta della natura nascosta delle cose e dare loro un nuova possibilità: bottoni, stoffe, calzini, fibbie, scoperti nell’armadio della nonna ma anche elastici, reti metalliche, pezzi usurati recuperati da un cantiere o avanzi di una vecchia fabbrica. La nuova serie di monili di ri-creazione nasce come recupero giocoso di ciò che gli altri scartano: la trasformazione di strumenti di lavoro in oggetti unici, fatti interamente a mano. Ma ri-creazione è anche il momento dello svago, del gioco, è il sollievo dallo sforzo del lavoro, una seconda vita.

Martina Piazza – Messie plasma materiali di scarto e li trasforma in accessori ed oggetti belli ed utili. Messie trae il nome dalla sindrome di messie, una patologia che porta le persone a non buttare via nulla. In maniera quasi provocatoria, dietro l’idea del brand, si nasconde un mondo che tenta di capovolgere le normali logiche di consumo e di valori a cui la nostra cultura ci ha abituati. Messie non ricicla, ma tenta di riutilizzare ciò di cui non riesce a liberarsi.

Sabrina Barbuti ,Petronella Ortamann, spirito creativo trasversale, proietta il sogno delle sue poesie nella creazione di piccoli gioielli scultura in cui le parole prendono forma e vita.

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RiSalto è in continuo movimento e cambiamento. Ci tornerò a maggio quando sarò a Bologna per vedere che cosa si sono inventate queste artiste. Voi cosa ne dite di andare a conoscerle e fare un po’ di shopping!

RiSalto

Via Rialto, 13
Bologna

Alla prossima, con nuovi indirizzi!!